Buongiorno readers, oggi per parliamo della serie danese “The rain” approdata su Netflix, già alla sua seconda stagione per il boom di visualizzazioni. La storia di Simone e Rasmus, i due fratelli che lottano per la sopravvivenza, ha affascinato migliaia di persone, tra cui anche me.

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Cosa rende The rain unica nel suo genere?

Iniziamo subito parlando delle due stagioni presenti su Netflix, in cui vediamo durante la primissima puntata una famigliola scappare da una strana pioggia, che sembrerebbe bloccare le vie respiratorie e provocare la morte, quasi come un acido misto a veleno. Grazie alla madre, Simone e Rasmus riescono a barricarsi all’interno di un bunker, già precedentemente rifornito quasi a significare una previsione della diffusione del virus. Tale informazione ci viene suggerita anche dagli atteggiamenti del padre dei ragazzi, che risultano essere ambigue e ricchi di significato. Dopo aver vissuto per anni all’interno del bunker i due fratelli iniziano a finire i vari rifornimenti e sono costretti ad uscire fuori per cercare cibo, proprio uscendo dal bunker scopriranno un mondo diverso dai loro ricordi.

Sarà stata una buona idea?

Forse sì, forse no. Proprio da quel momento in cui rimettono piede sulla terra dei loro ricordi, la storia inizia a svilupparsi mostrandoci nuovi personaggi a cui ci affezioniamo.

In queste due stagioni possiamo scoprire personaggi cattivi e infimi, e personaggi buoni che aiuteranno i nostri personaggi… Ma a volte l’apparenza inganna e chi appare buono, potrebbe rivelarsi più spaventoso di altri perché guidato dalla paura e disperazione.

In questa serie tv abbiamo degli attori giovani a ricoprire ruoli fondamentali, che ci dimostrano pienamente un talento per la recitazione fin dall’adolescenza. Di fatti è una pratica comune nel nord Europa prediligere ragazzi giovani per la recitazione, poiché saranno in grado di mettere in gioco se stessi e recitare sopra le righe dei classici.

Ho apprezzato questa serie tv, le inquadrature studiate nei minimi dettagli, gli effetti speciali minimizzati e il sonoro prorompente sono in grado di creare un unico prodotto valido e accattivante. La contemporaneità di stile cinematografico, quasi ricercato, dimostra il tentativo danese di arrivare ad un target giovane alla ricerca di avventura e sopravvivenza.

Netflix non ha ancora confermato una possibile terza stagione, ma dopo l’ultima puntata della seconda serie in cui vengono lasciati diversi dubbi ed elementi aperti che ci indicano sicuramente un continuo. Ma se seguiamo il modo di approcciarsi a tali serie di Netflix non dobbiamo preoccuparci, la celebre piattaforma impiega sempre del tempo per studiare la situazione e annunciare ufficialmente il rinnovo. Tenendo in conto il lavoro produttivo annuale della serie danese non è certo creare una qualche aspettative per un continuo di saga, che potrebbe arrivare in caso di rinnovo il prossimo maggio 2020.

Una serie così avvincente in grado di insinuarsi nella tua mente, diventando anche malinconica, è sicuramente quello di cui avevamo bisogno in quest’era. Perché sì, The rain analizza il mondo, la società e critica l’atteggiamento umano alla vita, come se gli fosse tutto dovuto.

Voto: 🍿🍿🍿🍿🍿

Clara!

Informazioni sull'autore

Ho aperto Dreamage Blog nel 2017! Sotto sotto sono la più ansiosa delle blogger e quella che legge di più. Viaggio e fotografo in giro per il mondo, ma insieme a me ho sempre qualcosa da leggere, non importa il genere! Lavoro come Content creator e Social Media Manager, se cercate una mano a gestire i vostri profili contattatemi!

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