Buonasera readers, come state in questi giorni di quarantena? State leggendo tanto o vi siete dati alla visione di Netflix? In entrambi i casi avete fatto la scelta giusta. Oggi però vi parlo dopo molto della trilogia della Maas, super discussa e tra le più apprezzate nel panorama letterario. Scoprite cosa ne penso di continuo!
La corte di rose e spine
📚📚📚📚/5
«Ero sicurissima di aver intrapreso un cammino che avrebbe ridotto in pezzi il mio cuore mortale, eppure… non riuscivo a fermarmi.»
Il primo volume della trilogia più discussa, scritta da Sarah J. Maas si presenta fin dalle prime pagina intrigante e ricco di azione. Abbiamo Feyre, la nostra giovane protagonista, che si distingue per la sua caparbietà nel proteggere e nel portare avanti la sua famiglia, composta dalle due sorelle Nesta e Elain e dal padre. In questo romanzo veniamo certamente trasportati in un mondo mistico, diverso e forse inimmaginabile ovvero quello dei Fae, creature dotate di poteri magici in grado di controllare gli umani. Feyre ha sempre e solo sentito le leggende su quegli esseri, mai si sarebbe immaginata di ucciderne uno e di finire in quel mondo; ma proprio in quel nuovo luogo inizia a crescere e a scoprire qualcosa che la caratterizza. Incontra Tamlin, il Signore Supremo della Corte di Primavera, e in seguito ne rimarrà talmente colpita da mettere in gioco la sua stessa vita per salvarlo.
Ho amato in tutto e per tutto questo romanzo, forse l’unico momento in cui ho storto il naso era per i sentimenti verso Tamlin, poiché risulta essere un personaggio poco combattivo e fin troppo riflessivo. Sentivo la mancanza di qualcosa. Feyre, al contrario, si dimostra essere l’unica protagonista indiscussa della storia, fin da subito verrà percepita nella sua essenza forte e indipendente, anche se vi anticipo nei libri successivi vedremo momenti importanti e soprattutto di crescita del personaggio.
Il primo libro è ben scritto, super scorrevole e coinvolgente, persino nelle scene più calme. Ogni momento ha un senso, niente è lasciato al caso.
La corte di nebbia e furia
📚📚📚📚📚/5
Il secondo romanzo prosegue la storia del primo, riportando alla luce un legame che si è instaurato alla fine del primo romanzo; infatti facciamo la conoscenza di Rhysand, uno dei personaggi più controversi nel volume antecedente. Rhysand, a differenza di Tamlin, sembra essere più subdolo e meschino, conosciuto nel regno come “la puttana di Amarantha”. Sarà la mia predisposizione verso i cattivi ragazzi o forse no, ma mi ha subito affascinato il personaggio di Rhysand e nel secondo romanzo se ne scopre la vera faccia. Niente è come sembra, il senso di protezione può far bene o anche male e in questo romanzo vediamo analizzato proprio questa tematica. Vediamo una Feyre più debole e rotta, che non riesce ad accettarsi e a rendere più palpabile il suo personaggio troviamo una descrizione più fittizia e cruda rispetto al primo romanzo, infatti qui la Maas diventa più tenace e prova un nuovo approccio, certamente ben riuscito.
Ma qui voglio fermarmi a farvi una domanda, quale è la vostra coppia preferita?
La corte di ali e rovina
📚📚📚📚/5
«Ma non potevo… non potevo smettere di starti intorno, e di amarti, e di volerti.
Ancora adesso non posso starti lontano.»
Questo è l’ultimo capitolo della saga, che dire è unico. La Corte di ali e rovina non segna solo l’epilogo della storia di Feyre – l’umana che ha sacrificato se stessa per amore e per Phrytian, che è stata uccisa da Amarantha nel Regno sotto la Montagna, la mortale resuscitata dai Sette Signori Supremi, rinata come Fae Maggiore, sposa di un Signore Supremo della Corte della notte- ma porta alla luce dei legami, un amore forte e solido e anche nuovi sogni.
Dal primo libro abbiamo conosciuto una giovane ragazza forte, audace e coraggiosa, che prendeva le sue decisioni guidata dall’istinto e dalla collera, in tre libri è cambiata, maturata in tutto persino più riflessiva. Feyre è una delle protagoniste che più ho amato, l’ho trovata azzeccata e piacevole. Rhysand è un personaggio perfetto, non ha nulla a che fare col Daemon della Armentrout, Rhys è un leader nato, guidato da valori veri e lo dimostra in ogni momento, poichè come un vero capo prende decisioni sia buone che cattive. Altro elemento importante, che ho iniziato ad apprezzare fino a quest’ultimo capitolo, è la cerchia ristretta del Signore Supremo della Corte della Notte, scherzosa, accomodante e importante per i nostri protagonisti, in grado di fornire alla stessa Feyre un senso di sicurezza che ad un certo punto della storia le era mancato.
La Maas ha scritto con coraggio una storia riuscita, senza buchi di trama e con uno stile sempre in evoluzione. Nelle scene di Nesta e Feyre troviamo anche un cambio impercettibile della narrazione che a parer mio è molto adatto per dimostrare il legame delle due sorelle, sempre molto difficile ma certamente sincero.
Nesta è uno dei personaggi più difficili da capire e penso anche da scrivere per l’autrice, ma insieme a Cassian è certamente cambiato qualcosa e forse nei prossimi capitoli che devono uscire vedremo la loro storia svilupparsi. Lo spero tanto. Come spero, inoltre, uno sviluppo per Azriel e Elain, personaggi molto calmi che hanno sofferto molto.
Questa trilogia non delude, riesce ad ogni colpo mettendo a segno un senso di beatitudine a fine lettura. Una trilogia che fa sognare e riflettere molto, intrattenendo il lettore da inizio a fine libro, in un naturale susseguirsi di avvenimenti. Il mio voto finale è un 📚📚📚📚/5, perché è una serie forte che sa coinvolgerti nel profondo.
La vostra Clara!