Buongiorno readers, oggi conosceremo Anna la protagonista di “Il Rifugio” e ci avvicineremo a qualcosa di super naturale, ma cosa? Siete curiosi?
Parliamo di una storia appassionante, intrigante e molto curata, in cui si mescoleranno i fili rossi del presente e del passato.
Anna ha diciassette anni e si sta recando a trovare il padre nella sua meravigliosa villa settecentesca per trascorrervi le vacanze estive. L’idea di trovarsi nella fredda Inghilterra, sola e senza amici, la intristisce, ma il giorno del suo compleanno scoprirà un vecchio diario, chiuso in soffitta. Appartiene a Marianne Beaufort, la contessa che visse in quella stessa tenuta più di duecento anni prima. Sempre più avvinta dalle parole del passato, Anna si ritroverà protagonista di un viaggio che corre sul filo del paranormale, dominato dai viaggi temporali. Ma non sarà sola in questa avventura: Rob, un misterioso vicino, sembra credere alla sua storia pazzesca e volerla aiutare.
Cos’è accaduto realmente a Marianne Beaufort? Perché Anna fa continui viaggi nel tempo? Cosa si nasconde in quella villa dominata da sussurri, rumori e strane presenze? Un mondo nuovo sta per esserle svelato, destinato a infrangere ogni sua credenza. Il passato può essere riscritto? E l’amore può valicare le porte del tempo?
Grazie al file ARC fornitoci da Morestories, che tengo a ringraziare, ho avuto modo di scoprire l’anima di questo romanzo dalle sfumature paranormali, che fin dal primo sguardo alla copertina mi ha rapito.
Il romanzo, narrato in terza persona, si apre sull’arrivo della protagonista Anna a Londra per trascorrere del tempo col padre e la sua compagna Elena, descritta da lei come la cattiva matrigna delle favole. Sarà davvero così?
La prima impressione che ho avuto di Anna, non è certo stata delle migliori, ma durante la lettura del romanzo l’ho vista crescere e porsi interrogativi di spessore sulla vita, sull’esistenza che ho particolarmente apprezzato. Tutti i personaggi sono abbastanza ben caratterizzati nel loro essenziale, anche se alcuni elementi sono poco esplorati nei caratteri dei personaggi. L’unico che ho trovato interessante, in grado di incuriosirmi, è stato Rob tanto essenziale quanto risolutivo al termine della storia – chi ha letto il romanzo avrà capito tale affermazione-.
La storia si svolge su due piani narrativi: il primo che conosciamo con Anna nel 2010 a Londra e il secondo della contessa Mary nella Londra del 1750. Qui si nota subito un elemento complesso che poteva far da solo da ago della bilancia della valutazione, poiché destreggiarsi tra presente e passato è qualcosa di complesso criticabile persino allo scrittore più esperto, eppure Linda con la sua scrittura scorrevole e interessante riesce a creare un world building – costruzione del mondo narrativo- di tutto rispetto, con descrizioni accurate e lineari. Unica pecca, forse, la poca ricerca di parole per quanto riguarda l’epoca di Mary, che ha mostrato un linguaggio forse troppo vicino e contemporaneo.
La tematica romantica de Il Rifugio sembra fare l’occhiolino al celebre film Ghost e forse si ispira proprio ad esso quando leggiamo di Rob e del mistero che lo circonda. E’ una parte interessante che se ben sviluppata poteva creare decisamente molta più suspence, ma non delude il lettore al contrario lo intriga creandogli forse troppe aspettative.
In questo romanzo si può percepire un messaggio importante, ovvero quello che una situazione del passato, nonostante il tempo passato, avrà sempre ripercussioni sul presente, come è accaduto per Anna che ha dovuto chiudere il cerchio iniziato nel passato. Storia carina, leggera e non troppo impegnativa, in grado di intrattenere egregiamente il suo lettore, nonostante tutto spero di leggere un’altro romanzo di Linda con l’aspettativa di vederla crescere di più!
La vostra Clara!
Grazie infinite per la recensione ☺️
<3 di nulla, è stato un piacere leggerlo