Buon sabato lettori! Eccoci con un nuovo appuntamento di #Popcorntime, oggi vi parlo di un adattamento cinematografico del romanzo del 1983 già visto al cinema nel 1990 con il titolo Chi ha paura delle streghe?
Alla fine del 1967, un giovane ragazzino rimasto orfano, è costretto a trasferirsi a Demopolis, paesino di campagna dell’Alabama, qui vive sua nonna ,una dolce donna, che fa di tutto per farlo riprendere dallo shock della perdita. Musica Motown, una buona cucina e una topolino da ammaestrare saranno d’aiuto per ritrovare il buon umore. Nipote e nonna vengono tuttavia notati da una strega che lancia una maledizione su di lei facendola ammalare di una brutta tosse. Per curare il raffreddore decidono di andare al negozio lì vicino per comprare delle erbe che serviranno alla nonna per curarsi, qui il ragazzo si imbatte in una strana donna, accompagnata da un terrificante serpente, che va in giro con un terrificante serpente e che gli offre delle caramelle. La stessa sera il bambino riferirà alla nonna l’accaduto, quest’ultima non molto sorpresa spiega al nipote la reale natura della donna riportandogli una sua esperienza passata. Per proteggere il nipote, la nonna decide di allontanarsi dalla rurale Demopolis e trascorrere qualche giornata rifugiati in un lussuoso hotel, a cui riescono ad accedere grazie ad un cugino che vi ha lavorato come chef. Qui si sentono al sicuro perché si tratta di un luogo frequentato da persone prettamente ricche e bianche: un target a cui le streghe non si interessano perché sanno che far sparire uno di quei bambini desterebbe scalpore. Certo non si aspettano che la Strega Suprema abbia scelto proprio quell’hotel per riunire in una convention le sue colleghe, provenienti da tutto il mondo per attuare un diabolico piano.
Di che diabolico piano si sta parlando?
Come si riconoscono le streghe?
Cosa serve per riconoscere una strega? La nonna ci ha spiegato che le streghe sono: calve e usano delle parrucche sebbene queste diano loro fastidio, non hanno mani e piedi normali e per questo usano sempre guanti, hanno bocca e narici enormi che cercano di celare col trucco.
Inizialmente il film, nel dicembre 2008, doveva essere d’animazione e in stop motion, con la regia di Guillermo del Toro, ma il progetto non attirò interesse e fu bloccato. Nel 2018 ha ripreso vita con la regia di Robert Zemeckis, mantenendo la storia fedele al romanzo ma con una visione personale di essa. Il regista, infatti, ha scelto di ambientare la storia non in Inghilterra ma a Demopolis, in Alabama, e di raccontare l’avventura e la sventura di una famiglia afroamericana.
Robert Zemeckis regista, sceneggiatore e produttore di molti film come: Ritorno al futuro (1985), Ritorno al futuro Parte II (1989), Ritorno al futuro Parte III (1990), A Christmas Carol (2009), The Walk (2015), Benvenuti a Marwen (2018).
Chi saranno i protagonisti di questa storia?
La pellicola ha come personaggi: la Strega Suprema interpretata da Anne Hathaway, la nonna interpretata da Octavia Spencer, il bambino orfano da Jahzir Bruno, il direttore dell’hotel da Stanley Tucci, Bruno Jenckins aka Codie-Lei Eastick.
Sicuramente avete già sentito parlare di Anne Hathaway per le sue doti di classe per l’interpretare vari ruoli in: Pretty Princess (2001), Il magico mondo di Ella (2004), Principe azzurro cercasi (2004), Il diavolo veste Prada (2006), Alice in Wonderland (2010), Il cavaliere oscuro – il ritorno (2012), Alice attraverso lo specchio (2016).
Ho già conosciuto in precedenza l’attrice Anne Hathaway, avendo già visto molti dei suoi film, e per via della sua bravura nell’interpretare ed espire le emozioni più intrinseche del personaggio rimango sempre piuttosto colpita. In questo frangente ho particolarmente apprezzato il suo ruolo inquietante e a tratti malefico, ma soprattutto ho trovato quasi ammaliante il suo accento russo.
Oltre a lei come protagonista troviamo Octavia Spencer conosciuta per aver interpretato ruoli in: Spider-Man (2002), Una bionda in carriera (2003), Pulse (2006), The Divergent Series: Insurgent (2015), Zootropolis (2016), The Divergent Series: Allegiant (2015), Il diritto di contare (2016), Gifted – il dono del talento (2017), La forma dell’acqua (2017).
Octavia è una bravissima attrice, sempre espressiva e coinvolgente nei suoi movimenti riuscendo a emozionare sempre il suo pubblico, me compresa.
Qui di seguito vi riporto alcune scene del film che potete trovare.
Cosa succederà al giovane orfano e alla nonna? Come salveranno l’umanità?
Le riprese del film sono iniziate l’8 maggio 2019 e si sono svolte tra gli stati dell’ Alabama e della Georgia, oltre che agli Studi Leavesden di Londra.
La pellicola dal punto di vista dell’interpretazione mi ha confermato la bravura degli attori scelti ed è per quello che mi è piaciuta, mentre personalmente il film l’ho trovato un po’ banale e semplice nella trama. Dal titolo mi aspettavo delle scene un po’ horror, nonostante questo però devo ammettere che qualche battuta mi ha fatto ridere.
Non mi sono mai piaciuti gli horror o qualsiasi film che punti sulla paura – potete chiamarmi anche fifona-, ma per questo Halloween ho voluto tentare di avvicinarmi all’atmosfera della festa più paurosa dell’anno. Sebbene Le streghe non sia un film volto a suscitare la paura dello spettatore, è sicuramente riuscito a lasciarmi un po’ di quella magia spaventosa di Halloween come ad esempio nella scena del volo dei ratti – chi lo ha visto sicuramente capirà-.
Nel corso degli anni la figura della strega è sempre stata affascinante ma allo stesso tempo macabra. L’unico film che mi fa’ venire in mente una strega è Maleficent (2014) con Angelina Jolie come interprete malvagia ma affascinante. Mentre in questo film troviamo Anne Hathaway che riesce anche a far rabbrividire lo spettatore quando si rivela con il suo vero aspetto: calva, con una bocca piena di denti affilati, lasciando tutti affascinati ed impauriti da questa bislacca eppure così elegante strega.
Questo film è stato molto criticato dai membri della comunità disabile per la rappresentazione della Grande Strega Suprema, come affetta da ectrodattilia sostenendo, inoltre, che la rappresentazione dei personaggi cattivi con malformazioni o difetti fisici possa assecondare gli stereotipi secondo cui le disabilità siano anormali. La Warner Bros si è scusata per la rappresentazione, che voleva solo rappresentare al meglio gli artigli della strega, anche Anne Hathaway si è scusata dicendosi mortificata per l’accaduto.
Una frase che mi ha colpito molto durante il film è stata:
Nonna: Non importa chi tu sia o quale sia il tuo aspetto, l’importante è avere qualcuno che ti ami!
Voto: 🍿🍿🍿🍿/5
La vostra Alessia!
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Devo dire che incuriosisce molto anche me. E spero di vederlo ☺️☺️