Buongiorno readers! Oggi è un giorno importante, perchÊ esce in libreria OttO, il capitolo finale della trilogia di Michela Monti! Chi di voi lo aspettava tanto quanto me?
Avevo giĂ avuto occasione di parlarvi della scrittura della Monti e oggi ho il piacere di far uscire questa piccola recensione che spero tranquillizzerĂ l’animo della nostra scrittrice – perchĂŠ dovete sapere che Michela mi ha inviato con tutta la dolcezza del mondo una box con il suo libro e vi confesso che ho quasi pianto-. Prima di entrare nel bello dell’articolo voglio lasciarvi il collegamento all’ultima recensione e al mio unboxing!
Se questo 2020 è la sfiga che non molla per noi, Melice è l’eroina che non cede alle batoste che le capitano e poter leggere di lei in questo periodo di estremo stress può essere solo che la pacca sulla spalla di quell’amico che sempre ci sostiene. OttO ha vissuto un lungo travaglio per arrivare in libreria, forse doveva incarnare fino in fondo il suo personaggio principale, che quando pensa di averle viste tutte viene puntualmente smentito.
Avevamo conosciuto Melice col numero 83500 in una prigione di massima sicurezza e oggi siamo qui a leggere l’ultimo libro della sua storia, in cui ancora ci ritroviamo a parlare della sua lotta per la libertĂ .
Melice è quel personaggio che non riesci a lasciare, vorresti allungare la mano per tirarla fuori da quella sfiga che sembra inghiottirla – un po’ come ci sentiamo noi braccati dalle brutte notizie-, la sua storia sembra raccontare un messaggio profondo e forse un incoraggiamento della stessa autrice.
Insieme a Melice abbiamo il piacere di scoprire molti personaggi, alcuni piĂš belli e altri forse meno, che negli altri romanzi precedenti sono stati soltanto presentati. Ogni personaggio ha il suo spazio e una costruzione attenta della sua psicologia, ognuno si trova sempre sul filo e costantemente vicino a noi nonostante il world building appaia lontano da noi.
Cosa vi è piaciuto di questo mondo cosÏ particolare?
Negli altri romanzi avevo amato le figure dei giudici, cosĂŹ particolari e geniali, mentre in OttO ho trovato inusuale i famosi permessi dei taxi per muoversi in cittĂ , elemento che incarna perfettamente il tacito controllo dei poteri forti e persiste nel world building.
Michela Monti è un’autrice appassionata e brillante, tutto di lei traspare in questa trilogia dalle diverse sfumature che vuole mostrare la rivalsa di un’eroina sfigata nei confronti di una vita a momenti austera. Ed è qui che voglio ricordarvi quanto Melice possa insegnarci a combattere senza perdere la nostra positivitĂ .
OttO è l’ultimo volume e perciò ha alzato al massimo le mie aspettative da parte mia, ma in tutta sinceritĂ posso dirvi che mi ha scaldato il cuore e non lo ha per nulla spezzato. Questo terzo libro mi ha portato sulle montagne russe dell’ansia, un momento sembra andar bene e l’istante dopo non sai piĂš dove sbattere la testa. E’ stata una bellissima lettura, anche se avrei voluto tanto leggere di un incontro tra Gab e il caro ex-fidanzato che ha mollato Melice, scena che attendevo con intrepida voglia. Il finale aperto mi ha sorpreso lasciando aperta anche una porta nella mia mente, Michela non è che ci fai la sorpresa?
Voto: đđđđđ/5
E voi che ne pensate di questa trilogia? Avvincente ? Che voto le dareste?
La vostra Clara!