Buon pomeriggio lettori! Oggi vi parlo di un romanzo distopico di Chiara Cavini Benedetti, di cui sicuramente avete già sentito parlare per il romanzo “Grida il mio nome”, se ve lo siete persi in fondo all’articolo vi lascio la recensione.
Un mondo distrutto dalla guerra.
Una città fondata sulle menzogne.
Un segreto troppo oscuro, ormai dimenticato. Un’unica via di salvezza, che potrebbe esigere un prezzo troppo alto da pagare. La scelta spetta ad Alex: scappare dal dolore che quel segreto le infligge, o affrontare le sue paure e rischiare la vita? Dicono che l’amore spesso porti al dolore. Lei sarà pronta a soffrire?
Inizio questa recensione con la premessa che avevo già avuto modo di leggere un romanzo della Cavini, che mi aveva lasciato sognare a occhi aperti, ma non credevo che anche Come una fenice mi avrebbe trascinato in un vortice di emozioni.
I primi capitoli del libro li ho trovati ho un po’ deboli per via del ritmo lento, che mi faceva desistere dal continuare a leggere, ma continuando la lettura è riuscito a conquistarmi portandomi a rimanere con il fiato sospeso e il batti del cuore veloci fino all’ultima riga.
All’interno della storia troviamo: Alex, la protagonista principale, una ragazza che non ha mai viaggiato, se non fosse all’interno della sua grigia Hopeland, in cui vigono regole rigide e con poche possibilità di un futuro.
Cosa fareste voi se non potreste viaggiare se non all’interno della propria città?
In lei sono riuscita a immedesimarmi per il suo desiderio di esplorare e il suo coraggio nel confrontarsi con le innumerevoli sfide che le si presenteranno davanti, ma allo stesso tempo ho apprezzato la sua fragilità per cui avevo voglia di darle un abbraccio e rassicurarla che sarebbe andato tutto bene.
Oltre ad Alex all’interno del romanzo leggeremo di altri personaggi come Nicholas, la piccola Claire, Juliette e tanti altri, alcuni odiati e altri amati sempre descritti in modo estremamente reale.
Il romanzo mi ha trasmesso talmente tante emozioni, che non è possibile trascriverle tutte e proprio per questo ho amato il romanzo fino all’ultima pagina. Non essendo un amante dei romanzi distopici non riesco ad avere un metro di paragone, ma faccio i miei complimenti alla Cavini per la bravura e l’accuratezza con cui ha scritto il libro.
Essendo una trilogia, l’unico libro che mi manca è l’ultimo in uscita l’anno prossimo e detto tra noi 2021 muoviti!!
Detto questo se vi siete persi la recensione del secondo libro vi lascio il link qui sotto dove potete trovarla!
Voto:📚📚📚📚.5/5
La vostra Alessia!