Buongiorno readers, oggi vi parlo di un libro che ha spopolato sul web e ha diviso le acque nel panorama letterario. Parliamo di Sulle tracce di Jack Lo Squartatore, nato dalla penna della Maniscalco! Pronti a scoprirlo?
Mi sarĂ piaciuto?
Grazie alla Oscar Vault ho avuto modo di leggere un libro della Maniscalco, però devo ammettere che a colpirmi prima di tutto è stata la copertina mentre la storia non mi ha completamente interessato all’inizio.
Cosa sarĂ successo nella lettura?
Non molto a dire la veritĂ , leggere questo romanzo è stato difficile e spesso mi sono trovata in dubbio se lasciare o no la lettura. La storia è interessante, ma non adatta a me e forse anche lo stile dell’autrice può essere sfavorevole per me.
Andrò contro le tendenze del momento e probabilmente questa sarĂ un’altra delle mie unpopular opinion, perchĂŠ si questo libro, se non fosse per la copertina, non ce lo metterei nella mia libreria.
L’inizio di lettura è stato d’impatto, infatti fronteggiare fin dalla prima pagina una dissezione mi ha sicuramente destabilizzato. E’ stata inaspettata, come tutto il libro.
Kerri ci ha provato, sicuramente con tanto impegno, ma secondo me poteva fare meglio. Questo romanzo mi ha fatto viaggiare su una linea difficile, da una parte avrei voluto sbattere in testa il libro alla protagonista, dall’altra lanciarlo dalla finestra.
L’intento di concentrare la storia intorno a una protagonista fuori dagli schemi è forse uno dei piĂš classici clichè esistenti, ma fosse solo per quello… Audrey è insopportabile, lasciatemelo dire! Non sempre mi incarognisco con un personaggio, nemmeno contro Bellatrix di Harry Potter mi sono girate tanto le scatole.
Audrey Rose è la protagonista di questa inusuale storia, una diciassettenne dell’etĂ vittoriana – che di vittoriano qui ancora non ho letto nulla- piĂš interessata a dissezionare cadaveri insieme allo zio che a seguire il buon costume del tempo. La sua quotidianità è sempre circondata da un’aura macabra, finchè non si inizieranno a ritrovare dei cadaveri smembrati da un pazzo killer seriale, come se andasse di bene in meglio.
Eccolo lo Squartatore!
Eh si! Come ovviamente era giĂ ovvio dal titolo, è lui, uno dei killer piĂš famosi della storia. La Maniscalco ha provato con decisione a ricostruire la serie di omicidi, anche se di mistero/thriller io non ho avuto tanta curiositĂ . SarĂ forse la mia propensione a capire subito il cattivo di turno, ma a un terzo del libro avevo giĂ in testa l’identitĂ di Jack.
Oltre a tutto ciò aggiungiamo la narrazione, portata in prima persona da Audrey, che resa insopportabile ti condiziona per tutto il libro senza riuscire ad apprezzarlo davvero. Per non parlare dello strano accostamento amore per i cadaveri e amore per le stoffe, un tantino altisonante se pensiamo all’inizio del libro in cui la stessa protagonista si definisce diversa, una probabile femminista dell’epoca vittoriana che non è per nulla riuscita soprattutto quando la ritroviamo a giudicare chi per vivere deve vendere il proprio corpo.
Ahimè qui è proprio caduta!
Al contrario della protagonista mi sono ritrovata ad apprezzare lo zio e l’affiancamento di Thomas, hanno sicuramente addolcito la pillola Audrey. Ad essere sincera avrei preferito la narrazione dello zio, col suo grado di pazzia e menefreghismo calcolato avrebbero sicuramente accattivato di piĂš la lettura per il lettore piĂš esigente.
Ed ora veniamo all’ambientazione che potremmo definire quasi inesistente, se non fosse stato per la postilla iniziale che introduceva minimamente l’epoca vittoriana, forse, non lo avrei mai collocato nel tempo. Siamo sinceri, dove è il vittoriano qui?
Fin da subito si capisce di essere a Londra, ma l’ambientazione storica in un determinato momento storico ti obbliga a descriverne in tutto il romanzo il posto, gli usi e i costumi tipici di quell’epoca. Non ho amato questo stravolgimento e nemmeno le scuse finali, perchĂŠ se parli e ambienti in un particolare momento storico devi contestualizzarmi e rendermi veritieri gli avvenimenti!
In tutto ciò mi sento di premiare l’idea del romanzo, una delle poche cose che mi ha accattivato in tutta la lettura. Perchè usare dei classici della storia è sempre interessante, se non fosse per tutte le pecche giĂ citate sarebbe davvero stato uno dei libri piĂš belli letti anche sorvolando sulla scoperta del cattivo per me.
E tu che ne pensi del libro della Maniscalco? Commenta per dirmelo!
Voto: đđđ/5
La vostra Clara!
Se ti piaccio i nostri contenuti, ricordati di supportarci con un caffè!
Anche io gli assegnai medesimo voto. E a distanza di mesi sono contenta di non aver proseguito nella lettura dei suoi seguiti đĽ°
Effettivamente!
Pensa che oggi sono passata velocemente in libreria e ho visto la serie della Maniscalco in una zona che mai avrei immaginato, lo Young Adult affianco ai libri per bambini …
Mi ha colpito questa cosa, cosa dovrei pensare?