Buongiorno readers! Oggi partecipo al Review Party della casa editrice Literary Romance in occasione dell’uscita de L’EREDITA’ DELLA REGINA, pronti a scoprirlo attraverso la mia recensione?
L’eredità della Regina sarà una storia avvincente?
Ho scelto di partecipare a questo review party perché colpita dalla storia, confesso che il colpo di grazia me lo aveva dato anche la copertina! Purtroppo non saprei dirvi se mi abbia preso o no il cuore, mi rimetto alla vostra opinione miei cari readers!
Il romanzo di Mallory è raccontato attraverso diversi punti di vista dei personaggi, permettendo al lettore di instaurare una certa sintonia con la pluralità di ruoli che si incontrano nel romanzo, ma ahimè l’ho trovato un punto a sfavore perché molte scene vengono ripetute, rallentando la storia e anche stancando il lettore più diffidente.
Cosa sarà per me L’eredità della Regina?
E’ una storia che per molti aspetti, con me, è partita col piede sbagliato, come già detto la pluralità narrativa tipica di questo romanzo è un punto a sfavore alla mia attenzione e per non parlare della narrazione che parte lenta e cresce dopo un bel po’ di capitoli.
Al contrario mi sono affezionata alla caratterizzazione dei personaggi, nonostante siano numerosi l’autrice è riuscita a delinearli con attenzione sia nei pregi che nei difetti. Di fatti, mi sono trovata ad amare l’umanità di Brokk, a soffrire con Memphis e perché no, anche a capire Adair, ma non credo che la diversità di punti di vista abbia influito, poiché credo che l’autrice anche senza questo stratagemma e con una semplice terza persona a narrare avrebbe comunque sortito lo stesso effetto grazie al suo talento costruttivo.
Continuo ad avere il sentore che tutti i personaggi non siano stati completamente sviluppati e raccontati, ma semplicemente introdotti. Può essere possibile?
I nostri protagonisti si ritroveranno in mezzo ad un’altra guerra?
Nella storia ho particolarmente patteggiato per il personaggio di Brokk, quello di cui forse avrei accettato di avere per tutto il romanzo il punto di vista, per via della sua umanità che a stento riesce a mettere da parte nel suo divenire di guerriero. L’ho amato in ogni suo desiderio e in ogni suo momento di diffidenza o percezione extra-sensibile, mi ci sono trovata molto anche se purtroppo rimarrà marginale nella storia.
Il punto focale di tutto il libro è sicuramente l’evoluzione e maturazione del gruppo di amici dell’Accademia, ovvero Brokk, Memphis, Emory e il suo amico d’infanzia Adair, non del tutto accettato dai primi due. Un elemento che accomuna Memphis e Adair oltre ai loro poteri complementari è la grande crescita durante la storia, sono quelli che forse potrebbero colpire di più.
La scrittura dell’autrice è all’inizio lenta, ma nel crescendo narrativo dimostra prendere una piega avvincente e serrata in un world building ben reso dalle dettagliate descrizioni.
In questo mondo si alterneranno magia, oscurità, tradimenti e sete di potere che renderanno intrigante la storia, senza dimenticare di abbracciare tematiche più sentimentali come l’amicizia e l’amore. E’ un libro corposo e complesso per la pluralità di personaggi, può piacere e non piacere per il tipo di narrazione, ma tutto sommato si lascia leggere e vivere!
E tu che ne pensi di questo fantasy? Sarà forse un’introduzione alla saga?
Clara!
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