Buongiorno readers, oggi parliamo di una storia diversa e sicuramente d’impatto. La scelta di leggere questo romanzo è stata piuttosto fugace, ma forse era l’ora di sperimentare qualcosa di nuovo e grazie all’opportunità concessami dalla Oscar Vault Mondadori sono riuscita a vivere qualcosa di nuovo. Pronti a scoprire Falce?
FALCE MI AVRÀ SCONVOLTO?
Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale.
Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti. Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto.
O così appare. Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile.
Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan.
Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
Prima di addentrarmi nell’analisi del romanzo, prendiamo due minuti per analizzare la copertina che già ad un primo sguardo comunica qualcosa di importante: l’estrosità della morte in una falce dagli abiti colorati. È questo il primo elemento che mi ha incuriosito della lettura, ma non è certo l’unico.
Un romanzo in cui si celano verità assolute e cinismo
Per tutta la storia il lettore si trova costantemente davanti a tematiche molto rilevanti, la prima è l’etica della morte e della vita in grado di pesare sulle spalle del lettore ma anche dei suoi personaggi. Può un romanzo essere tanto avvincente quanto educativo?
In un mondo in cui la morte è stata sconfitta, non vi sono più guerre o pandemie e tutto è scandito dall’intelligenza artificiale Thunderhead. Come è possibile controllare la crescita demografica? È proprio a questo confine che entra in gioco il ruolo della Falce, discutibile certo ma estremamente essenziale.
È grazie a questo lavoro (per fortuna lontano da noi) che l’autore accompagna il lettore in una attenta analisi di tematiche etiche e della moralità legata alle quotidiane azioni e scelte umane.
Cosa è giusto o sbagliato? Cosa è male o bene?
Queste sono le principali verità di fondo che alleggiano nel libro, ma non solo la moralità delle azioni delle Falci e dei nostri protagonisti (Citra e Rowan) a caratterizzare questa storia, leggeremo anche di un intesa che potrebbe far sognare.
Falce è ambientato in un mondo futuro decisamente ben costruito, infatti nella lettura il world building risulta essere solido e coerente che sembra apparire perfetto, ma lo è davvero?
A parer mio nessun mondo è perfetto, in questo contesto in cui fame, guerre, povertà e morte sono sconfitte viene a mancare qualcosa di essenziale nell’uomo: la ricerca e il perseguimento di uno scopo di vita che porta ognuno a vivere davvero.
In Falce si legge di un umanità senza scopi se non quello di continuare ad esistere ad oltranza. Pensandoci, non è forse una velata critica all’odierna società ormai dipendente dalle tecnologie e dalle apparenze?
Falce: semplice ma d’effetto
Lo stile narrativo semplice contribuisce nel coinvolgere il lettore, se non fosse per alcuni momenti frettolosi e il costante alone cupo della morte e della moralità che rischiano di divenire ridondante nella lettura per alcuni lettori più esigenti.
A contrastare egregiamente questa narrazione, vediamo personaggi costruiti con scrupolosità e determinazione. Il mio amore verso Marie Curie da tempo, grazie a questo libro, è stato portato su tutt’altro livello. Ho apprezzato alcuni testi tra un capitolo e l’altro a spiegare la vita da Falce, portando il lettore a interrogarsi costantemente sul giusto e sbagliato.
Oltre a ciò, va fatto un inchino all’autore per la sua bravura nel riuscire a rappresentare con semplicità delle peculiari, se non invisibili, differenze nelle stesse falci, che per via del loro ruolo complesso non sempre sarebbe comprensibile chi è moralmente buono e chi no, eppure Neal è riuscito a farlo.
Questo libro non è leggero, voglio avvertirvi, ma vi porterà su una strada fatta di dubbi, pensieri e riflessioni su tante tematiche e forse a fine lettura, un po’ storditi, vi ritroverete a dare valore a quelle poche cose che spesso diamo per scontate nel vivere.
È una bella lettura, non certo il mio genere per via della ridondante presenza della morte, ma comunque si arriva ad apprezzarla nella sua complessità.
Conoscevate Falce? Lo avete letto oppure vorrei farlo? Quanto gli dareste?
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