Buongiorno readers! Oggi è una buona giornata, vi parlo di una lettura interessante: il fantasy dalle mille emozioni di Lorenzo Foschi, Lathar! Pronti a scoprirlo?
Lathar: il fantasy italiano che è più di un libro!
Parallelo al mondo umano, e collegato ad esso da un singolo accesso, il mondo Lathar ospita una moltitudine di bizzarre creature. In totale armonia con la natura e con le entità che la popolano, i Lathar sono esseri viventi dall’aspetto umano, con una piccola differenza: la loro magia è così potente da piegare la materia e lo spazio-tempo.
Ma la pace del mondo Lathar sta per essere interrotta da una terribile dichiarazione di guerra proveniente dal mondo umano: mentre magia e scienza si scontrano in una lotta alla pari il giovane Hito, alla ricerca delle sue vere origini, dovrà attraversare il Confine per venire a contatto con le sue radici più profonde.
Perché Hito teme soltanto una cosa più della guerra con gli umani, ed è lo spaventoso potere che sente crescere dentro di sè giorno dopo giorno. Nel suo viaggio, scoprirà che umani e Lathar non sono poi così diversi, e questa consapevolezza farà sì che Hito sveli l’ipocrisia del mondo in cui vive, ma anche l’importanza di conoscere il proprio avversario.
Romanzo high fantasy italiano
Un giorno mi è arrivato un messaggio su Instagram in cui mi veniva proposto di leggere un romanzo, un fantasy italiano che aveva scritto un ragazzo della mia stessa città. Quel coetaneo era Lorenzo Foschi e mi aveva colpito e incuriosito con la trama del suo libro, ma non pensavo di ritrovarmi a mesi di distanza con un bel problema tra le mani.
Non so che dire, è così difficile parlarvene anche dopo aver letto tre volte il libro. Lathar è un romanzo fantasy italiano con elementi ricollegabili all’high fantasy, un libro che potrebbe lasciarvi il cuore diviso e in perenne riflessione.
Partiamo, però, dalle basi e spieghiamo cosa è un Lathar: con questo termine Lorenzo ha distinto tutti quegli esseri viventi della sua storia che presentano un aspetto umano ma sono dotati di una magia in grado di piegare la materia e lo spazio tempo.
Empatia attraverso i personaggi di questo fantasy futuristico
All’interno del libro incontreremo Hito, giovane ragazzo che si ritroverà in balia del destino e munito di un potere che accrescerà giorno dopo giorno. Hito inizierà un’avventura alla scoperta delle sue vere origini, alla scoperta del suo io interiore e proprio come i protagonisti degli high fantasy avrà anche lui il suo viaggio dell’eroe per arrivare a capire che in realtà umani e Lathar non sono poi così diversi.
Fin dal primo capitolo è stato facile capire Hito, legarmi a questo personaggio e ad ogni altro che si incontra nella lettura. Lorenzo mi ha dimostrato in questo piccolo libro come possa divenire naturale provare empatia verso ogni personaggio, come ogni loro azione si rifletta nella storia e non solo.
Ad accompagnare questi personaggi davvero totalizzanti è possibile scorgere molte citazione orwelliane, come quelle de La fattoria degli animali e molti altri libri della letteratura. Un elemento spesso usato con leggerezza che in questo frangente è riuscito a impreziosire una storia già piena di scene e sentimenti importanti.
«Io ero un’umana e un Lathar. Ero a conoscenza di questa insindacabile legge del cosmo, ma in noi non vedevo alcuna differenza.»
World building futuristico?
Se è stato facile entrare nei panni dei personaggi, è sicuramente stato più lento il processo di fascinazione dell’ambientazione a tratti futuristici. Il mondo ideato dall’autore mi è entrato sotto pelle piano piano, non è stato amore immediato e al contrario delle mie aspettative si è reso incatenante solo verso la fine con un epilogo che mi ha lasciata emozionata per settimane.
L’ambientazione fa da sfondo a una storia che mescola magia, scienza e dichiarazioni di guerra in uno stile avventuroso dal ritmo intraprendente e dinamico. La società del mondo di Lathar è il mistero da svelare di questo libro, ogni capitolo scopre un tassello del puzzle di questa creazione in una metafora della nostra attuale società.
Narrazione invitante
Lorenzo Foschi ha un talento e ce lo ha dimostrato con questo libro che sonda la curiosità del lettore fino a trasportarlo in una immedesimazione irrinunciabile per terminare la lettura. Nonostante a volte mi sia trovata con l’affanno, piccola pecca purtroppo, ho capito che era ideale per questa storia che ci lascia col fiato sospeso ad ogni fine capitolo.
Di questo libro bisogna tenere presente il suo punto forte, chiara dimostrazione dell’abilità di scrittura dell’autore, ovvero l’uso di teorie scientifiche reali come applicazione logica per la realizzazione dei poteri dei Lathar rispetto al contesto della storia e tutto ciò rende realistica questa storia.
Usare teorie reali per spiegare la magia in un fantasy è sicuramente un fiore all’occhiello che mi ha fatto stimare questa storia, ma a renderla effettivamente una delle mie preferite ultimamente è la continua bilateralità tra oggettività e immaginazione.
Leggere la storia di Hito mi ha fatto mettere in discussione la nostra concezione di astratto e concreto, fino a interrogarmi su tutto ciò che è scientifico o magico nel libro o quel qualcosa a cui si crede indistintamente.
Temi importanti e profondi
In questo romanzo troverete tanti argomenti importanti, che danno valore a questa storia e la renderanno una perla per le vostre librerie. Si parla di: diseguaglianze, guerra, rispetto delle tentazioni, accettazione ingenua di una realtà allusivamente imposta e ipocrita, ideologia di razza e sistema governativo.
Tutte queste tematiche avranno un peso nella storia e saranno sostenute con attenzione e cura senza cadere nello scontato. Il lettore le vivrà distintamente, senza però essere condizionato da una morale imposta dalla storia e trovandosi al termine della lettura con una nuvola di pensieri e riflessioni che lo impegneranno.
Ho effettivamente amato questo fantasy italiano dai tratti futuristici, non è fattibile per me lasciare andare Hito e la sua crescita personale durante il suo viaggio. È un romanzo fantasy che si è rivelato essere di formazione e mi ha spinto a riflettere sulla società, molto più di tutti gli esami di sociologia che ho dato alla triennale.
Se dovessi spiegare perché non ho dato 5 stelle a Lathar, dovrei ammettere che è per via delle poche pagine e delle scene che mi hanno spinto a correre nella lettura, per la foga di saperne di più. Mi sarebbe piaciuto leggerne ancora di più, non è stato abbastanza e forse è per questo che ho continuato a rimuginarci fino ad oggi.
Al termine del libro si trova un qr che permette di scaricare il gioco, che vi lascio qui (Android e Browser). Un libro legato a un mondo digitale e super vicino ai giovani, ma che mantiene nelle sue pagine un piede nella vera realtà della nostra quotidianità, ricordandoci quali sono i valori sui cui riflettere e fondare la vita.
Consiglio Lathar a voi lettori affamati, a voi che amate i mondi fantastici che non si discostano dalla logica scientifica e risultano il più realistici possibili, a voi che indagate in voi stessi e rimuginate sulla società in cui viviamo e quali dogmi seguiamo.