Buongiorno lettori! Oggi vi parlo del fantasy romance di Abigail Owen pieno di enemies to lovers, suspence e avventura. Ne Il regno delle bugie di che bugie si sta parlando?

Il regno delle bugie di Abigail Owen, review party

La vita di Meren è un’immensa bugia. Pur essendo una principessa, la sua esistenza è stata tenuta segreta sin dalla nascita affinché nessuno sapesse che la legittima erede al trono, Tabra, ha una gemella.

Le due sorelle sono perfettamente identiche e Meren, nata per seconda, assume l’identità di Tabra ogni volta in cui si teme che qualcosa possa minacciare la vita della principessa.

Quando la regina madre muore, il destino del regno di Aryd dipende dall’incolumità della nuova regina, Tabra.

E così la gemella Meren si presenta alla cerimonia di incoronazione al suo posto, consapevole che tra le centinaia di occhi che la guardano potrebbe esserci qualcuno che non lo fa con benevolenza.

Ma quello che accade va oltre ogni possibile previsione: una creatura fatta di oscurità la rapisce, portandola via con sé. Le ombre che brandisce, però, non bastano a spaventare Meren. È cresciuta preparandosi al pericolo, ha dovuto imparare a non averne paura. E a guardare oltre le apparenze. Riuscirà a salvarsi e a mettere al sicuro il futuro del Regno?


Acotar e La principessa delle anime mixati

Il primo di una trilogia, Il regno delle bugie di Abigail Owen in casa Newton Compton Editori, è un romanzo fantasy basato sulla magia, sulle bugie e sui vari regni. Questo particolare mi ricorda molto i libri di La corte di rose e spine e La principessa delle anime, dove in entrambi abbiamo regni e tradizioni differenti.

Particolare che mi affascina sempre nelle storie e che mi attrae a se come la nutella, poiché so che ci sarà un po’ di suspence, troveremo il “belloccio” della situazione di cui innamorarsi e troveremo, anche, delle creature fantasy da lasciarci a bocca aperta.

All’inizio la storia di Meren e Reven doveva essere una fiaba sconosciuta dei fratelli Grimm su uomo che proietta la sua ombra e quando questa diventa reale si appropria della vita dell’uomo stesso. Personalmente sono contenta che l’autrice abbia deciso di creare questo fantasy, che mi ha fatto conquistata.

Potere e dinastia

Meren, l’ultima di una lunga stirpe di gemelle reali, dove una deve regnare e l’altra ha la funzione di servire il regno e proteggere la regina in circostanze pericolose. La sua persona è totalmente differente dalla sorella Tabra, come il sole e la luna, una testarda e l’altra amorevole.

Ogni bambino ha dei poteri fin dalla nascita e Meren è un Hylorae della sabbia, mentre alla sorella gemella non si è ancora manifestato il proprio.

Dopo la morte della nonna, la regina diventa Tabra e il lavoro di protezione di Meren entra in funzione, di conseguenza anche quella di presenziare al posto suo e mentre si sta dirigendo verso il luogo dove incontrare il popolo viene rapita da un uomo oscuro fatto di ombra. Nonostante la sua riluttanza a seguirlo, viene portata via dal regno per andare altrove. Perché l’ha rapita? Chi è stato?

Reven è l’ombra del malvagio Re Eidolon, una sua proiezione più giovane che ha catturato tutte le ombre maligne che ogni tanto vengono a galla. È educato in modo tale che al trono ha una sua versione più giovane e istruita, mentre l’uomo vecchio non è più necessario. Reven, però, è un uomo oltre a essere un’ombra, con sentimenti e poteri particolari. Di certo non sospetta di aver rapito la regina sbagliata, cosa succederà quando se ne accorgerà? Sarà troppo tardi per quello che gli serve?

Enemies to lovers o no?

Il legame che nutrono Meren e Reven verso l’altro all’inizio è di odio e curiosità reciproca, poi man mano che passano il tempo insieme si accorgono dei sentimenti che stanno iniziando a sbocciare. Desiderio, possessione e paura di controllare quella passione che fa fatica a rimanere calma dettata a suon di battutine che si scambiano tra di loro.

«Vuoi prenderti cura di me?»
«Si.»

Cliffhanger e miglior fantasy

Questo fantasy è narrato solo dal punto di vista della protagonista, con un linguaggio che riesce a rapirti, come Reven, nella lettura. Non avere il pensiero del protagonista maschile mi ha rattristato un po’, però grazie alle descrizioni di Meren riusciamo a comprendere come si sentiva o quali sentimenti provava in quel determinato momento.

La presenza di un cliffhanger, mi ha fatto buttare fuori il respiro che avevo trattenuto verso la fine del libro, ma allo stesso tempo ho odiato l’autrice perché adesso bisognerà aspettare per l’uscita del continuo.

Avendo letto un po’ di fantasy nella mia classifica personale, penso che Il regno delle bugie sia uno dei miglior fantasy che io abbia mai letto ultimamente. Perché? È riuscito a catturarmi con sè e farmi rimanere incollata alle pagine tanto che l’ho finito celermente.

Diversi temi importanti

Durante la lettura de Il regno delle bugie troviamo diversi temi che nonostante siano sottili, non posso non parlarvene. Quelli che ritroviamo di più sono la paura e il senso di inadeguatezza, la prima viene provata da entrambi i protagonisti nonostante Reven faccia di tutto per non mostrarlo.

Entrambi hanno dei segreti da dover tenere nascosti, ma si sa che la verità prima o poi viene a galla, e quando questo accade bisogna difendersi e il senso di inadeguatezza, inutilità che sente la protagonista mi ha fatto riflettere a lungo. Nessuno si dovrebbe sentire il sosia di nessuno, non amato abbastanza e usato come ombra solo quando ci fa comodo.

Ne vale la pena leggerlo?

Consiglio Il regno delle bugie a qualsiasi persona che abbia voglia di un po’ di magia e tanta avventura, con una sorpresa nascosta dietro ogni angolo del libro. I personaggi riusciranno a farsi amare e odiare, attenzione, però, perché non è finita qui.

Personalmente non vedo l’ora di leggere il continuo per sapere come andrà a finire. Essendo il primo di una trilogia, mi preparo già mentalmente a soffrire ancora un po’ prima dell’uscita degli altri due.

Alessia!

Informazioni sull'autore

Sono la più piccola del team. Amo leggere i romance e i fantasy ma allo stesso tempo mi piace gustare i popcorn davanti a un film.

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