Buonasera readers! Oggi con un po’ di ritardo vi parlo di un romanzo mm dalle note dolci: Leader di Aurora Pinelli. Pronti a farvi distrarre?
Leader, il romance mm che vi abbraccia!
La squadra di basket del liceo classico Ludovico Ariosto vanta, da tre anni a questa parte, il capitano più determinato e carismatico che abbia mai avuto: Simone Vitale.
Bello da mozzare il fiato e consapevole di esserlo, Simone è convinto che non esista niente che possa mettere in discussione la sua virilità, ed è pronto a dire lo stesso dei suoi compagni.
Invece deve ricredersi quando, trascinato in un gay bar dalla sua migliore amica, riconosce proprio uno di loro, Fabrizio Silvestri. Per Simone è impensabile che un ragazzo simile – popolare, sportivo e oggettivamente affascinante – possa essere gay, eppure è la verità.
Piano piano, però, il segreto si fa sempre più ingombrante nella sua mente e ne diventa ossessionato: è davvero odio quel sentimento che lo mette a disagio ogni volta che Fabrizio è nei paraggi?
Ora che tutto ciò che ha sempre creduto di essere è stato messo in discussione, Simone dovrà ripartire da zero per capire chi è e prendersi ciò che vuole davvero.
Poco impegnativa ma soft
Ultimamente sono in fissa con letture poco impegnative che possano trasportarmi lontano e distrarmi dai pensieri che mi affollano la mente in questi giorni. Quando ho visto la trama di Leader, mi sono detta che fosse quello giusto ed è stata un ottima scelta.
La storia di Simone, Angelica e Fabrizio è leggera e travolgente nello stesso istante, senza accorgetene ti ritrovi a volerne sempre più. I capitoli potrebbero non bastarti mai, il ritmo di questa storia ricorda uno di quei tormentoni dell’adolescenza.
Lo sviluppo è lineare, unico e coinvolgente. Il lettore si immedesima in ogni susseguirsi di emozione senza limitarsi a vedere con gli occhi di un personaggio e ho avuto la sensazione di gustare lentamente un nuovo piatto di delizie.
Personaggi empatici e lgbtq+
Al centro della storia narrata in Leader mi sono innamorata della bontà di Simone, capitano della squadra di basket del Ludovico Ariosto. Simone è uno di quei personaggi che vi farà battere il cuore al primo paragrafo, dotato di gentilezza che dimostra ogni volta che ha a che fare con Angelica.
Simone è estremamente premuroso nei confronti della sua migliore amica e non ama che si parli male di lei. Ho amato intensamente questo aspetto del suo carattere e Aurora è stata davvero brava a dare vita a questo legame sincero, quasi fraterno.
Angelica è solare e aperta anche a sperimentare la sua stessa sessualità, la sua personalità spumeggiante sarà determinante per Simone nei momenti più complessi, spingendolo a vivere la sua sessualità. Angelica è quell’amica che ti ricorda che sei molto più di quello che si mostra e ha ricordato a Simone che la virilità non lo rende uomo.
Insieme a questi migliori amici conosceremo Fabrizio, ragazzo schivo e sicuro di sé che non ama che gli altri si immischino nella sua vita privata. Fabrizio odia le etichette e questo suo pensiero aiuterà Simone a uscire dalla sua comfort zone.
In conclusione
Aurora ha tessuto una storia scorrevole in grado di trascinare il lettore nelle vite dei suoi personaggi, a cui ha dedicato molta attenzione senza cadere nel banale. Ho amato davvero Simone e Angelica, il loro legame di fiducia e lealtà mi ha avvolto e trasportato lontano dalle mie preoccupazioni.
Leader parla di identità sessuale, dignità dell’uomo e stereotipi da sfatare. Fabrizio e Angelica daranno voce a queste tematiche, concedendogli il giusto spazio e qui mi sarebbe piaciuto che Aurora indagasse di più queste dinamiche, soprattutto per quanto riguarda l’accenno all’anoressia.
Leader è un romanzo m/m soft, mi ha riscaldato l’animo e fatto riflettere su tematiche attuali che mi piacerebbe poter leggere in una versione più complessa e intricata. Penso che Aurora in futuro potrà creare delle belle storie e sono curiosa di vederla sperimentare in generi diversi, magari un fantasy m/m!