Buongiorno readers! Oggi vi parlo di un romanzo di Claudio Secci, un romanzo dalle sfumature gialle. La stanza dell’acqua grigioverde vi farà vivere emozioni particolari. Pronti a conoscerla?
La stanza dell’acqua grigioverde di Claudio Secci
Chi ha ucciso Margherita Boasso? Cosa si nasconde dietro il mistero della donna scomparsa? In uno schiocco di dita ogni certezza può diventare fragilità. È ora di chiusura per il circolo sportivo “I canottieri”.
Lorenzo Santi, il custode, sta rassettando gli spogliatoi. Nelle docce trova una giocatrice di padel, Margherita Boasso, in un lago di sangue. La donna è stata sgozzata. Spaventato corre a chiedere aiuto, ma non c’è più nessuno.
Passano pochi minuti prima che Lorenzo torni nei bagni, ma la donna è scomparsa. Dopo l’interrogatorio, il commissario Contini rintraccia la vittima, che risponde al telefono. Lorenzo però è sicuro di non riconoscere quella voce come quella di Margherita Boasso, ma i suoi trascorsi fra alcol e psicofarmaci e alcune tracce di sangue ritrovate sotto le sue scarpe, indirizzano le indagini contro di lui.
Un thriller nell’opulenta Torino dei giorni nostri, tra le acque del Po e il profilo della Mole Antonelliana.
La stanza dell’acqua grigioverde: 3 consigli per leggerlo
Primo motivo: dinamiche investigative?
La stanza dell’acqua grigioverde di Claudio vi farà districare tra le dinamiche fra polizia e investigatori privati paralleli, aiutandovi a capirle la differenza fra la gestione di questi ultimi rispetto ad altre ambientazioni, ad esempio quelle americane.
Secondo motivo: più siamo meglio è
Claudio consiglia il suo libro per la varietà dei protagonisti che potrete leggere e a cui potrete affezionarvi, come: il canottiere Gabriele Lazzari, ragazzo semplice con la sola ambizione di diventare un campione nella sua disciplina. Lorenzo Santi, il custode che si accontenta della sua vita ma chiede giustizia. Il commissario Contini, dapprima ai margini della storia poi accentrato e quasi rimpiazzato come protagonista al posto di Alessio Porro. E infine proprio lui, lo psicologo indagatore, che si prende la scena e mantiene le redini della storia per quasi tutto il libro.
Terzo motivo: l’ambientazione memorabile
Per conoscere meglio una città dal fascino e dall’eleganza ineguagliabile: Torino. La notte si veste di movida e divertimento, con tutto ciò che si trascinano dietro nei locali più di tendenza della precollina.
«È ora di chiusura per il circolo sportivo “I canottieri”. Lorenzo Santi, il custode, sta rassettando gli spogliatoi. Nelle docce trova una giocatrice di padel, Margherita Boasso, in un lago di sangue. La donna è stata sgozzata. Spaventato corre a chiedere aiuto, ma non c’è più nessuno. Passano pochi minuti prima che Lorenzo torni nei bagni, ma la donna è scomparsa. Dopo l’interrogatorio, il commissario Contini rintraccia la vittima, che risponde al telefono. Lorenzo però è sicuro di non riconoscere quella voce come quella di Margherita Boasso, ma i suoi trascorsi fra alcol e psicofarmaci e alcune tracce di sangue ritrovate sotto le sue scarpe, indirizzano le indagini contro di lui. La macchina investigativa prende allora il via ma prima di arrivare alla vera soluzione del caso i protagonisti dovranno affrontare misteri ai confini della realtà.»
La stanza dell’acqua grigioverde: un romanzo di Claudio Secci con sfumature poliziesche e noir da incantarvi e travolgervi. Se La stanza dell’acqua grigioverde vi è entrato nel cuore, qui di seguito vi lascio altri suoi romanzi che potreste scoprire.
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