Buongiorno readers, oggi vi parlo di un libro dalle sfumature oscure del genere horror: Sono bella? Jon Athan ci trasporterà nel suo retelling di Kuchisake-onna sarà valido o ci saranno pecche?

Avete mai immaginato come cambierebbero leggende se invece che nel passato fossero ambientate ai nostri giorni? Molte persone sicuramente si, dato che fino a qualche anno fa era molto famoso il fenomeno delle Creepypasta.

Per chi non lo sapesse, queste sono dei racconti Horror brevi, scritti principalmente da anonimi e diffusi tramite diverse piattaforme e social su internet, ma quello che ancora meno persone sanno è che alcune di queste storie sono ispirate ad antiche leggende o racconti popolari.

Questo è il caso del nostro libro, la leggenda giapponese della Kuchisake-onna, divenuta con il tempo una creepypasta e ora rivisitata storia moderna trasformandosi in un horror agghiacciante e frenetico.

Sono bella? di Jon Athan

Mentre si trova a Tokyo per lavoro, Adam Miller vive un’occasionale notte di passione con la giovane Miki Someya, ma la ragazza sviluppa un attaccamento morboso nei suoi confronti e lo pedina per le strade di Tokyo.

Adam la evita, ma perde il controllo quando lei lo minaccia di raccontare alla moglie della loro relazione. In un impeto di rabbia, la aggredisce con brutalità e torna in patria per evitare le conseguenze legali.

Anni dopo, nella sua città dei bambini iniziano a scomparire. L’unico indizio conduce a una donna sfregiata e Adam sospetta che il passato lo abbia seguito fino a casa…


TW: Il libro contiene molte scene violente, spesso a danno di minori, non  assolutamente adatto a tutti. Anche le persone più abituate a contenuti splatter o gore potrebbero far fatica a leggere certe scene, visto le tematiche sensibili.

Retelling di Kuchisake-onna 

Adam si trova a Tokyo per lavoro, quando durante una serata viene spinto dai suoi colleghi a parlare con una giovane ragazza in un locale. Nonostante sia sposato, pensa che due chiacchere non possano far male a nessuno…ma tra l’alcool e la sua poca fedeltà un gesto innocente si trasforma in una notte di passione.

Quello che per lui è stato un errore che vorrebbe cancellare, si trasformerà nel suo peggior incubo, quando si troverà perseguitato da Miki. La ragazza che conquistata la notte precedente, che al contrario di lui non vuole dimenticare, sembra essersi completamente ossessionata dal ragazzo.

Adam sopraffatto dai sensi di colpa cerca di liberarsi del problema, ma lo fa nel modo peggiore possibile. Cercherà di uccidere Miki prima di scappare e tornarsene negli Stati Uniti dalla sua famiglia. Quello che però non sa è che il suo piano, non solo è fallito, ma ha anche dato inizio a una scia di sangue e morte che porterà Miki da essere la vittima a una delle carnefici più crudeli che possano esistere.

La storia è molto ben scritta e catapulta il lettore all’interno di essa senza neanche dargli il tempo di prendere fiato. Ci si trova in poco tempo in una spirale di pura malvagità con un escalation di sadismo pazzesca che tiene il lettore incollato alle pagine per capire dove può ancora spingersi e quali livelli di atrocità può ancora raggiungere. La lettura è molto scorrevole e il libro si legge velocemente.

Horror agghiacciante

Le scene violente sono ben studiate, a volte fin troppo dettagliate, per me è un pregio, in quanto rendono il tutto più realistico e riesce a trasmettere ancora di più quel senso viscerale di terrore e disgusto, che una situazione del genere dovrebbe creare…ma mi rendo conto per molte persone possono risultare fin troppo forti, in quanto spesso le vittime di queste atrocità sono bambini.

L’unica pecca che ho trovato in questo racconto è la poca profondità data ai personaggi.

Da un lato abbiamo Miki che essendo una giovane ragazza ingenua che desidera solo l’amore si ossessiona del protagonista dopo solo una notte. Posso capire l’infatuazione istantanea, ma arrivare a seguire e perseguitare una persona dopo una notte, mi sembra esagerato, forse se avesse parlato un po’ del suo passato e di chi era, avrebbe avuto tutto più senso.

Stesso discorso vale per Adam, che ha una reazione spropositata per quello che è successo. Certo non è piacevole trovarsi una persona che ti segue dopo averci passato poche ore insieme, ma al contempo stesso, l’errore è stato suo. Prima ha ingannato una ragazza e poi invece che cercare di parlarci e magari risolvere la situazione ha semplicemente dato di matto compiendo l’atto più estremo possibile.

Diciamo che trovo le motivazioni che hanno portato a tutto ciò assurde, ma fortunatamente tutto lo svolgimento è stato molto apprezzato, e pensando che la storia deriva da una leggenda non mi posso lamentare più di tanto.

In conclusione

Per concludere direi che è un libro super approvato, ma per pochi. Se siete stanchi dei soliti splatter in cui ormai sappiamo tutti cosa succede e come vengono presentate le scene violente questo è il libro che fa per voi, ma fate attenzione che non sia troppo.

La crudeltà che ho trovato in questo racconto mi ha fatto riflettere molto, forse per la veridicità di come è stata descritta.

Siamo talmente abituati a leggere e vedere certe cose che ormai ci sembra tutto finto. A volte neanche le notizie reali sconvolgono gli appassionati di questo genere. Ovviamente non mi riferisco alla notizia, perché venire a conoscenza di un atto atroce come l’omicidio non è mai bello, ma mi riferisco più alla modalità, perché a volte sentire parlare di una persona morta magari accoltellata in maniera brutale, o una uccisa velocemente con un colpo di pistola ci lascia lo stesso tipo di maro in bocca. Quando forse non dovrebbe essere così, perché la crudeltà che può raggiungere l’uomo è impensabile e dovrebbe darci sempre più fastidio, non dovrebbe lasciarci semplicemente arrabbiati per una morte.

Molly!

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