Buongiorno readers! Come va? Oggi vi parlo di un romanzo dall’aria fresca e avvolgente, il romance di Serena Stagi: La locanda dei cuori solitari. Pronti a leggere di una storia super queer?
La locanda dei cuori solitari di Serena Stagi
Rebecca è single, vive a New York (che ama), scrive per un blog di lifestyle (che detesta) e va matta per i romanzi rosa, pur considerandosi agli antipodi di tutto ciò che rappresentano.
Ecco perché, quando viene spedita nel Vermont a pochi giorni dal Natale per recensire una fantomatica locanda per cuori solitari, si ribella subito all’idea di essere stata catapultata in una delle storie che tanto si diverte a leggere.
A Lincoln, però, incontra Andy, alto, bello e malinconico, single anche lui ed ex avvocato divorzista trasferitosi nel Vermont per gestire la locanda che gli ha lasciato in eredità la nonna. Con grande disappunto di Rebecca, Andy risponde in tutto e per tutto all’identikit del perfetto protagonista di una commedia romantica.
Peccato che Rebecca si identifichi come asessuale e aromantica, e che la crisi esistenziale sia proprio dietro l’angolo. E se non avesse fatto altro che prendersi in giro finora? E se tutti i problemi della sua vita, come delle protagoniste dei suoi romanzi, potessero risolversi semplicemente incontrando la persona giusta?
Quando due cuori solitari si incontrano, c’è davvero un solo lieto fine possibile? O si possono usare ingredienti ormai familiari per creare una ricetta altrettanto buona ma completamente diversa?
Romance con clichè?
La locanda dei cuori solitari è un romanzo che ti abbraccia con la sua calda atmosfera natalizia, trasportandoti in un Vermont innevato che, seppur con qualche traduzione dei modi di dire inglesi perde un po’ del suo fascino originale, riesce a mantenere una suggestività e un coinvolgimento che ti tengono legato alla storia fino all’ultima pagina.
È un libro che tiene compagnia al lettore nel modo più caloroso possibile, ricordandogli che essere se stessi non è anormale o sbagliato, ma anzi, è la chiave per trovare il proprio posto nel mondo. Leggere il libro di Serena mi ha fatto sentire completa, donando sensazioni vorticose nello stomaco.
Grumpy x grumpy
I protagonisti, Andy e Rebecca, si allontanano dal solito cliché dell’eroe estroverso e della timida damigella o viceversa. Entrambi sono introversi e sarcastici, un binomio raro nei romanzi d’amore che conferisce alla loro storia una freschezza inaspettata. Sebbene le loro fasi d’amore siano ricche di situazioni già viste, l’autrice, che le ha inserite volutamente, riesce a gestirle con una narrazione travolgente e mai monotona, capace di donare nuova vita a questi schemi narrativi.
Rebecca, giornalista newyorkese, è un personaggio interessante e complesso; anche se non sempre mi sono trovata in sintonia con lei, ho apprezzato profondamente il suo mettersi in discussione e la sua capacità di riflettere sulle proprie scelte. Insieme a Andy è in grado di dare luogo a scene incredibili, secondo me, e per cui ho amato moltissimo la loro interazione che è riuscita a farli crescere entrambi.
Tematiche queer: aroace
Uno degli aspetti più coinvolgenti del romanzo è il modo in cui affronta temi come l’asessualità, l’aromanticismo e la queerness. Serena Stagi riesce a trattare queste tematiche con semplicità e delicatezza, offrendo al lettore una prospettiva inclusiva e diversa, lontana dagli stereotipi romantici a cui siamo abituati. Anche il tema della discriminazione viene affrontato con la giusta attenzione, rendendo il libro attuale e ben delineato. Quest’ultimo elemento ha creato una narrazione molto più realistica, riuscendo a far emergere quello che si nascondeva dietro i clichè.
Amicizia: altra tematica
Ho apprezzato particolarmente le riflessioni di Rebecca sull’amicizia, un tema che emerge in maniera significativa e che mi ha fatto riflettere sulla sua importanza e sulla necessità di coltivarla con sincerità e dedizione. La scrittura di Serena Stagi è vivida e coinvolgente, capace di dipingere scene con una tale precisione emotiva che mi sono trovata a vivere in prima persona gli attacchi d’ansia della protagonista, per quanto fossero ben descritti.
Il romanzo offre anche una piacevole varietà di elementi: dalla dinamica grumpy x grumpy, alla rappresentazione di personaggi 30+ e aroace, fino ad arrivare a un lieto fine alternativo che lascia un segno. Inoltre, i riferimenti nerd disseminati nel testo sono un vero e proprio regalo per chi, come me, ama questi dettagli.
Un libro valido?
In conclusione, questo libro è una lettura piacevolissima e divertente, che consiglio vivamente anche a chi non è solito avventurarsi nel genere romance. È un romanzo che merita una possibilità, capace di offrire non solo una dolce evasione, ma anche spunti di riflessione profondi e attuali come la discriminazione. Serena Stagi è riuscita a creare una storia che, pur partendo da clichè, riesce a distinguersi e a coinvolgere con una narrativa ricca di emozioni e interazioni.
4.0 out of 5.0 stars