Buongiorno, readers! Devo dirvi un segreto: non ho mai letto Shadowhunters. Quindi forse sono la persona sbagliata per parlare di Lo Scudo del Principe, il nuovo romanzo fantasy di Cassandra Clare, primo libro della saga Le Cronache di Castellane, pubblicato in Italia da Mondadori. Che dite?
Oppure, proprio per questo motivo, sono quella giusta: ho potuto leggere questo romanzo libera da nostalgie o da confronti e, non posso nasconderlo, mi sono lasciata conquistare da questa saga appena allâinizio!
La trama: tra magie dimenticate e intrighi di corte
ÂŤIo sono lo Scudo del Principe. Sono la sua armatura indistruttibile. Sanguino perchĂŠ lui possa non sanguinare. Soffro perchĂŠ lui non debba soffrire. Muoio perchĂŠ lui possa vivere per sempre.Âť
Questo è il destino inesorabile di Kel, prelevato dalla Casa degli Orfani di Aigon quando era poco piĂš che un bambino per diventare la controfigura dellâerede al trono, il suo scudo umano. Cresciuto accanto al principe Conor quasi come un fratello, viene addestrato fin dal primo giorno a morire al suo posto, prima o poi. Nessun altro futuro è possibile per lui.
Lin Caster è una guaritrice appartenente alla piccola comunitĂ Ashkar che, nel regno, è lâunica ancora in grado di esercitare la magia e che, per questo motivo, è stata confinata nel Sault, unâarea recintata di Castellane da cui nessuno è autorizzato a uscire. Alla ragazza, però, capita spesso di disattendere il divieto, perchĂŠ altrimenti non potrebbe curare i malati e i moribondi della cittĂ .
Quando i due giovani si incontrano in seguito a un attentato, i loro destini si intrecciano indissolubilmente. Una misteriosa figura che governa il mondo sotterraneo e criminale della cittĂ li trascinerĂ in una realtĂ fatta di intrighi e ombre dove scopriranno quanto la corruzione si estenda dai bassifondi piĂš oscuri di Castellane fino alla torre piĂš alta dei suoi palazzi. PerchĂŠ se câè una cosa che, qui, accomuna i nobili piĂš ricchi e i criminali piĂš dissoluti è la loro insaziabile brama di ricchezza e potere.
Posti di fronte allo svelamento di segreti a lungo custoditi, Kel e Lin saranno costretti a chiedersi se la conoscenza valga il prezzo del tradimento e, soprattutto, il rischio che la loro nazione finisca in guerra e il mondo nel caosâŚ
Ora che avete letto la trama, facciamo un bel gioco: dimenticatela. Meno cose sapete, quando vi addentrate per le strade di Castellane, migliore sarĂ il vostro viaggio.
Lo Scudo del Principe: pov alternati ed enemies to lovers
Imparerete a conoscere il Principe Conor, raccontato dallo sguardo pieno dâaffetto di Kel e dalla diffidenza di Lin, e starĂ a voi scegliere da che parte stare. Entrerete nella corte di Palazzo, dove i giochi di potere valgono di piĂš di stima e lealtĂ . Vi farete carico del senso dellâonore di ogni medico insieme a Lin, a cui è stato insegnato a curare tutti, amici e nemici, senza distinzioni.
I protagonisti di questa storia sono due, ma i personaggi che mi hanno colpito sono cosĂŹ tanti che per contarli non bastano le dita di una mano. Questo è probabilmente lâaspetto che piĂš ho amato della scrittura dellâautrice: la capacitĂ di costruire tanti piccoli pezzi del puzzle, che si modificano pagina dopo pagina. Il fatto che, arrivata allâultima pagina, non avrei saputo dividere tutti i personaggi in due schieramenti, tra Bene e Male, perchĂŠ sicuramente molti di loro non sarebbero stati dâaccordo.
L’importanza della politica
Una cosa che, a mio avviso, decisamente non può mancare in un fantasy di questo tipo, il cui terreno è poggiato sulla sopravvivenza e sul potere di un Regno, è la politica.
Kel è lo Scudo, e come tale è vincolato alla casata regnante: per essa deve vivere e solo per essa gli è concesso di morire. Lui ha giurato lealtĂ solo nei confronti di Conor, un amico, un fratello prima di un Principe da servire, ma come immaginate non gli è quasi mai permesso fare solo gli interessi di questâultimo. Sono il Re e la Regina a tirare i fili, due personaggi quasi impalpabili allâinizio, che ci riserveranno molte sorprese.
La questione della lingua
Ed eccoci arrivati alla questione scottante che infiamma gli animi intorno a questo libro, nelle ultime settimane: la scelta di Cassandra Clare di inserire il dialetto veneziano allâinterno di un romanzo fantasy.
Sono un poâ arrabbiata con me stessa, ve lo devo confessare. Quando sono usciti i primi articoli a riguardo sui giornali, come molte altre persone ho deciso che semplicemente non lâavrei letto, senza fare il minimo sforzo per informarmi. Come si permetteva, lâautrice, di prendere in giro i suoi lettori fingendo di aver inventato una lingua tutta sua e prendendo a mani basse un dialetto popolare di una nazione in cui sicuramente stato tradotto il libro?
Spoiler: non stava fingendo di aver inventato nulla.
Come per tante altre cose, la vocina di Taylor Swift che dice âItâs me, hi, Iâm the problem, itâs meâ mi è risuonata in testa. Per uno stupido pregiudizio basato sul nulla, stavo per perdermi un romanzo che mi è piaciuto tantissimo e di cui non vedo lâora di leggere il seguito.
Ecco perchĂŠ, visto che voi siete o potete essere migliori di me, ho deciso di saltare con voi fino alla pagina finale del libro, la nota dellâautrice, in cui ci viene svelato lâuso di ben due lingue reali: lâoccitano, unâantica lingua del Sud della Francia, e il dialetto veneziano, che tutti conosciamo. Altre due lingue, invece, sono nuove di zecca: in questa nota, troverete nome e cognome di chi le ha inventate.
Mi permetto solo di aggiungere: non aspettatevi pagine e pagine di dialoghi che vi faranno pensare alle conversazioni telefoniche con i vostri parenti veneti, le lingue in questione sono ben dosate e utilizzate a sprazzi. Nulla che possa rovinare la lettura, anzi, vi sentirete quasi piĂš furbi degli altri, in grado di capire senza fatica lingue che a piĂš di metĂ dei personaggi appaiono come completamente sconosciute.
E in un mondo come quello di Castellane, avere un vantaggio fa sempre comodo.
E ora, readers, a voi la palla: vi piacciono i fantasy ambientati in piccole cittĂ comandate da un sovrano? O preferite i cari vecchi elfi, le battaglie a colpi di ascia e i libri densi di incantesimi ad ogni pagina?
Sono molto curiosa, fatemi sapere nei commenti!