Buongiorno readers! Oggi ripubblico una recensione che aveva avuto problemi di sistema e mettiamo sotto la lente d’ingrandimento The Demon Diary di S.C. Falcon. Questo romanzo fantasy distopico è una vera e propria immersione nella distopia cyberpunk della Falcon, un viaggio che catturerà la tua immaginazione e ti terrà incollato/a alle pagine fino all’ultima parola. Pronti a saperne di più?
The Demon Diary di S. C. Falcon
Hai idea di che maledizione sia nascere mezzo demone in un mondo perfetto? Arkel lo sa. La fame insaziabile di carne, il desiderio di uccidere chi lo ferisce, le sue molteplici ossessioni, sono solo alcuni degli impulsi comuni tra i suoi simili.
Per questo motivo ha deciso di fare un viaggio nella sfavillante megalopoli, New Atlantis; spera di ottenere qualcosa che potrebbe placare le sue pene. Forse così riuscirà a vivere senza la paura di ferire la persona che ama in segreto e che non potrà mai avere.
Ma le cose, per chi possiede un temperamento demoniaco e si muove in una realtà solo all’apparenza ideale, non sono così semplici.
Cyberpunk, fantasy e distopico
Il romanzo “The Demon Diary” di Sonya Falcon è un’immersione avvincente in un mondo fantasy distopico, ricco di elementi cyberpunk e con un forte accento sulla rappresentazione queer. Non avevo mai letto dei cyberpunk è quel genere che continuo a vedere in libreria e che ti riproponi di leggere, eppure non è mai il momento giusto.
Quando ho avuto modo di lanciarmi nella lettura del libro di Sonya sono rimasta sconvolta, non credevo di innamorarmi di questa creatura dalle sfumature torbide e incantevoli, potevo non acquistarlo? Ebbene sì, l’ho pure in libreria e con questo presupposto iniziamo ad analizzarlo!
Protagonista grey e umano
“È brutto essere diversi, perché anche se cerchi di comportarti in modo normale e di nascondere la tua diversità, la gente percepisce lo stesso che c’è qualcosa di anormale in te.”
Ambientato nella sfavillante megalopoli di New Atlantis, questa storia autoconclusiva ci presenta un protagonista controverso: Arkel. È un’anima divisa tra due mondi, una dualità incarnata tra la sua natura di mezzo demone e il desiderio di adattarsi a una società che respinge la sua essenza concentrando l’attenzione sull’apparenza e i pregiudizi. Il suo viaggio nella megalopoli futuristica è un’odissea attraverso le sue stesse contraddizioni, un percorso che svela le profonde crepe nell’apparente perfezione della società.
Arkel mi ha fatto immedesimare senza alcuno sforzo, è quel personaggio che ti trovi ad amare. È da ringraziare la penna di Sonya che ha creato un ritratto vivido di un antieroe che nonostante sia un ibrido ci dimostra che l’umanità è molto più di una razza. La narrazione in prima persona ci porta dentro la mente labirintica di questo protagonista controverso, mentre lotta con le tenebre che minacciano di sopraffarlo, e riesce a creare un legame empatico di tutto rispetto con il lettore.
Temi importanti: pregiudizi e stereotipi
Nel tessuto narrativo si intrecciano temi arditi e universali affrontati con una scrittura diretta e profonda: dalla bisessualità alla fragilità della psiche, dall’abbandono alla ricerca di identità in un mondo che respinge la diversità.
Falcon utilizza ironia, sarcasmo e cinismo per creare e tessere una società enigmatica, apparentemente pulita e moralista, ma permeata da segreti oscuri e pregiudizi. L’autrice intesse questo sistema degli stessi temi e li lega alle sue parole che risuonano con una potenza viscerale, obbligando il lettore al richiamo intrinseco di una consapevolezza data per ovvia oggi.
Di fatti la scrittura, fluida e incisiva, riflette la complessità psicologica di Arkel, mentre l’ambientazione futuristica di New Atlantis si staglia come un personaggio a sé, con le sue regole implacabili e i suoi segreti sepolti sotto la superficie lucente della civiltà in cui proliferano segreti oscuri e pregiudizi.
Società non idilliaca
“In fondo vivere nell’agio dell’ignoranza è più semplice. La verità porta responsabilità.”
Falcon dipinge un quadro intrigante di questa società apparentemente ideale, ma intrisa di ipocrisie e dubbie moralità. Questo elemento del libro mi ha ricordato dei grandi pilastri letterari, come Fahrenheit 451 di Bradbury e 1984 di Orwell, e mi ha colpito tantissimo il fatto che più passa il tempo e la società ricerchi sempre l’utopia del controllo attraverso le apparenze.
Trovo The Demon Diary un libro estremamente contemporaneo dal grande potenziale, è un’esperienza emotiva e intellettuale che sfida le convenzioni sociali e abbraccia con rigore le diversità e complessità della vita stessa. Consiglio questo fantasy distopico e cyberpunk a tutti, soprattutto ai giovani che voglio una trama avvincente raccontata con fluidità lessicale e in grado di fare dei temi profondi il suo cavallo di battaglia.
Sonya Falcon ha dato vita a un personaggio che è tutti noi, non è idilliaco e super pieno di pregi come si legge spesso. È complesso, difficile e a volte crepuscolare ma vuole solo vivere la sua identità senza paure. Arkel mi ha fatto innamorare di lui e della sua storia e sono sicura che la scrittura di questa autrice mi farà emozionare ancor di più!
4.8 out of 5.0 stars