Buongiorno readers! Oggi ti parlo di un romance mm ambientato in Corea del Sud, si tratta di My safe place di Katia Arduini. Pronti a farvi travolgere dal fascino del kpop?
My Safe Place di Katia Arduini
Jae-Sang è uno dei campioni nazionali di Arti Marziali Miste (MMA). E’ rimasto orfano di entrambi i genitori quando era molto piccolo e ha vissuto con i nonni paterni fino a quando non sono morti anche loro.
A sedici anni si è ritrovato in un istituto, dove ha conosciuto Yong-Hwa, che lo ha spronato a cimentarsi nelle arti marziali e nella boxe. Una volta diventato adulto, Jae-Sang ha iniziato a combattere nel campionato MMA e Yong-Hwa è diventato il suo procuratore. Le arti marziali miste sono sempre state la sua valvola di sfogo, l’unico motivo per cui continuare a vivere in Corea.
Ha-Joon è un idol, il più famoso. Figlio di uno dei più grossi industriali della Corea del Sud, il padre l’aveva destinato a seguire le sue orme e quelle del nonno, diventando il CEO dell’azienda di famiglia, ma Ha-Joon voleva diventare un musicista, così si è ribellato al volere del genitore.
A diciassette anni si è trasferito a Seoul con Sung-Hyun, il suo amico fraterno, per diventare un idol: una vita sempre sotto ai riflettori, a servizio dei fan, sottoposto a restrizioni che lo costringono a nascondere la sua vera sessualità.
Seoul farà da sfondo al loro incontro, spingendoli a mettere in discussione tutto, perfino loro stessi.
«Credevo che, fuori dal ring, non ci fosse nulla per cui valesse la pena lottare. Poi sei arrivato tu.»
Romance mm che mi ha colpito
My Safe Place di Katia Arduini è un romanzo che si distingue per la sua trama intrigante e coinvolgente, capace di trascinare il lettore in un mondo vibrante e complesso come quello della cultura kpop. L’autrice riesce a tessere una storia che è al contempo un omaggio e una critica a questa cultura, mettendo in luce non solo le sue sfaccettature affascinanti ma anche le sue contraddizioni e difficoltà.
L’autrice ha uno stile pulito e scorrevole e riesce a trasportare il lettore nelle vite e nelle lotte dei protagonisti, rendendo ogni scena vivida e reale. Le descrizioni sono precise, vivide e ben dosate, riuscendo a trasmettere al lettore le emozioni e le sensazioni vissute dai protagonisti nel loro percorso.
Jae-Sang è un campione di Arti Marziali Miste (MMA), un combattente che ha trovato nello sport una valvola di sfogo per i suoi demoni interiori. Orfano fin da giovane età, trova nel ring il suo rifugio, è l’unico posto dove riesce a dare un senso alla sua vita in una Corea del Sud che, per lui, non offre altro che difficoltà e dolore.
Ha-Joon è l’idol più famoso del paese, figlio di un potente industriale che aveva per lui piani ben diversi dal diventare un musicista. La sua vita è costantemente sotto i riflettori, costretto a indossare una maschera che lo nasconde dal giudizio altrui, specialmente quando si tratta della sua vera sessualità.
Una narrazione in onore della cultura kpop
Katia Arduini è una kpop stan dichiarata, e questa sua passione traspare chiaramente nella narrazione. Questo libro non è solo una storia d’amore o di lotta personale, ma anche una rappresentazione sincera e dettagliata della cultura kpop, con tutte le sue luci e ombre. L’autrice ci descrive quanto questa società, apparentemente giovane e fresca, sia in realtà spesso congestionata da dogmi chiusi e quasi bigotti, retaggio delle generazioni precedenti.
L’autrice esplora temi importanti come l’importanza dell’apparenza, il potere dei mass media e la pressione costante che gli idol subiscono per conformarsi agli standard della società sudcoreana.
La narrazione alternata tra i due protagonisti, Jae-Sang e Ha-Joon, è un elemento che contribuisce alla profondità della storia, permettendo al lettore di esplorare le emozioni e i pensieri di entrambi, offrendo una prospettiva più ampia su come le loro vite siano influenzate da queste pressioni esterne. I dialoghi sono realistici e ben scritti, mentre la caratterizzazione dei personaggi è vivida e dettagliata.
La maschera e la verità: una lotta interiore
Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è il tema della maschera che i protagonisti indossano. Sia Jae-Sang che Ha-Joon vivono con delle facciate costruite per proteggersi dal mondo esterno, ma nel corso della storia queste maschere iniziano a cadere, rivelando la loro vera natura e i loro desideri più profondi.
La scrittrice gestisce con delicatezza le ferite emotive dei suoi personaggi, trattandole con rispetto e senza mai darle per scontate. La loro evoluzione è trattata con cura, mostrando come, nonostante le difficoltà, siano in grado di trovare un posto sicuro l’uno nell’altro. Il legame tra Jae-Sang e Ha-Joon è coinvolgente, caldo e un porto sicuro per il lettore.
Il peso della società e la lotta contro i pregiudizi
L’autrice affronta anche temi molto delicati e complessi come la diversità, l’omofobia e l’omosessualità in Corea del Sud. Katia Arduini non si tira indietro nel mostrare la realtà spesso dura e crudele di una società che, pur essendo avanzata sotto molti aspetti, rimane ancora profondamente conservatrice e giudicante quando si tratta di questioni di genere e sessualità.
Questo è particolarmente evidente nella figura del padre di Ha-Joon, rappresentato come un padre-padrone che incarna i canoni rigidi e inflessibili della società sudcoreana. La pressione esercitata su Ha-Joon per conformarsi alle aspettative del padre e della società rappresenta uno degli ostacoli principali che il personaggio deve affrontare.
Arduini riesce a rappresentare questa lotta interiore in modo autentico e toccante, mostrando come Ha-Joon, pur nella sua posizione di potere e fama, sia costantemente costretto a sacrificare la sua felicità e la sua identità per mantenere un’immagine accettabile agli occhi degli altri.
Un connubio di emozioni e riflessioni
In conclusione, questo è un romanzo che riesce a intrecciare con maestria temi complessi come l’identità, la pressione sociale e la lotta per l’accettazione, all’interno di una storia d’amore travolgente e appassionata.
Katia Arduini, con il suo stile pulito e reale, riesce a creare una storia che non solo intrattiene, ma riesce ad abbracciare il cuore del lettore. La sua capacità di descrivere le scene in modo vivido e di far immedesimare il lettore nei suoi personaggi è uno dei punti di forza di questo romanzo, che si rivela essere molto più di una semplice storia d’amore.
Consiglio il romanzo di Katia a chi cerca una lettura che sappia mescolare le emozioni forti con riflessioni profonde, agli amanti dei romance mm e della Corea del Sud. My Safe Place è un romanzo con qualche imperfezione, un’esordio dell’autrice che mi ha fatto emozionare.
4.0 out of 5.0 stars