SimonaBuongiorno, readers! Scommetto che anche voi, in questi giorni, state tirando le fila dell’anno appena passato, soppesando titoli e valutazioni che si sono accumulati nei mesi scorsi. Nel mio 2024 ci sono stati tanti bei libri, oggi ve ne racconto uno in particolare! Sono parlando di I Cartografi, romanzo di Peng Shepherd edito in Italia da Ne/on. Prontə a scoprire di cosa si tratta?
I Cartografi: se pensate che le mappe non siano interessanti, siate pront* a ricredervi
La vita di Nell Young ruota da sempre intorno alle mappe.
Suo padre, il dottor David Young, è stato uno dei cartografi più rispettati al mondo: almeno fino a quando non viene trovato morto – o assassinato? – nel suo ufficio all’interno della New York Public Library.
Lei e suo padre non parlavano da anni – da quando lui l’aveva licenziata dopo un’accesa discussione su una mappa stradale apparentemente senza valore: la stessa che Nell trova nascosta nella scrivania dell’uomo.
Nell non può fare a meno di indagare, e con grande sorpresa scopre che la mappa in realtà è incredibilmente preziosa e molto rara. Unica, forse, perché ogni altra copia sembra essere stata distrutta da un misterioso collezionista.
Nell si ritroverà quindi a intraprendere un viaggio pericoloso che la porterà a scoprire una cospirazione inimmaginabile, i segreti della sua famiglia e il vero potere delle mappe.
Lontano dai soliti schemi
Ho avuto la fortuna di rientrare in quella cerchia ristretta di persone che sono riuscite ad aggiudicarsi la versione cartacea de Il libro dei libri di Ne/on al Salone del Libro. Verso il fondo del volume, lì ad aspettarmi, c’erano i primi due capitoli de I cartografi, un romanzo che sarebbe uscito nel mese di novembre 2024. Sono passati i mesi, il mio entusiasmo non è affatto evaporato. Ma, del resto, sarebbe bastata la trama a conquistarmi.
A questo punto, sento che è giunto il momento di dirvi qualcosa in più su di me: lavoro con mio padre e, a volte, mi capita di lavorare con lui su alcune mappe. Come potevo non preoccuparmi per le sorti della protagonista?
Per scrivere questa recensione, naturalmente, mi sono documentata e mi sono imbattuta in un dettaglio che mi ha fatto sorridere. Sul sito della Casa editrice, I cartografi è catalogato come appartenente ai generi “Realismo magico” e “Mystery thriller“. Mi ha fatto sorridere, dicevo, perché ero in sincera difficoltà a definirlo o a incasellarlo tra le mie solite letture.
È un romanzo di avventura, in un certo senso, mi sono detta, non sapendo dove andare a parare. C’è un elemento sovrannaturale e siamo in una città, quindi sarà una specie di urban fantasy? Però c’è anche un mistero da risolvere e degli om*cidi, quindi forse è un giallo….?
Per fortuna, le CE hanno le idee più chiare di noi lettori, ed ecco svelato l’arcano! Ma ho voluto parlarvi di questo per dimostrarvi che può essere una lettura adatta anche a chi non apprezza in particolar modo questi due generi specifici.
“Le mappe erano lettere d’amore scritte a luoghi e tempi da chi li aveva esplorati”
Il punto di forza di questo romanzo è senza dubbio l’originalità dell’idea di partenza: Nell è una donna adulta, intenta a leccarsi le ferite che la vita le ha inflitto. Come moltə di noi, aveva un sogno, che ha visto frantumarsi davanti ai suoi occhi; come molt* di noi si è rialzata e ha scelto un’altra strada, non scintillante come la prima, ma pur sempre una strada.
Basta una telefonata a farla precipitare in un vortice di ricordi niente affatto clementi e a ricordarle la sua vecchia vita: quando le sembrava di poter avere tutto, quando era una studentessa di cartografia e puntava a costruirsi una carriera all’interno della NYPL.
Il ritmo è serrato: dal primo momento, ancora prima che lo percepisca la protagonista, sai che c’è un mistero da risolvere, devi solo aspettare che sul tavolo si materializzino tutti i pezzi del puzzle.
Nell ama le mappe più di ogni altra cosa al mondo: quando si è trattato di scegliere, in passato, ha sempre scelto loro, e a causa loro ha perso ogni cosa. Sono passati anni dal fattaccio – l’Incidente della Scatola delle Cianfrusaglie -, anni da quando non parla più con suo padre, l’illustre Dottor Young, eppure ancora una volta si sente trascinare: le mappe la chiamano, perché la Cartografia è la sua vita.
Quando la storia prende il via, non possiamo che seguirla in quel vortice di segreti: alcuni lasciano stupitə, altri sono facilmente immaginabili, ma questo non rende meno godibile la lettura.
Due piani temporali diversi e voci che si alternano
Senza concedermi di scivolare nello spoiler, un piccolo avviso: il romanzo si svolge su due piani temporali diversi, e ai capitoli che vedono come protagonista Nell si alternano delle eco di un passato con cui si intreccerà la sua storia.
Devo ammettere che questa è stata, nella mia esperienza di lettura, l’unica nota leggermente stridente. Il primo “salto” tra una narrazione e l’altra, per quanto fosse segnalato, mi ha generato un po’ di confusione. Ma, a riguardo, mi ritrovo a fare ben due considerazioni: la prima, passato lo smarrimento iniziale, gli altri passaggi sono stati molto più fluidi e mi sono abituata subito.
Secondo, io ho avuto la possibilità di leggere una copia ARC donatami dalla Casa editrice, quindi non sono a conoscenza di come questo passaggio sia stato gestito nell’edizione cartacea.
Ho scelto comunque di segnalarvelo perché so che altrə lettorə hanno avuto una sensazione simile alla mia, ed è meglio arrivare preparatə per non guastarsi l’esperienza di lettura!
Tutti i motivi per cui dovreste leggerlo
Ricapitoliamo:
- Se volete leggere un libro diverso dal solito;
- Se siete stufə dei soliti fantasy, ma non volete rinunciare a quel pizzico di sovrannaturale che tanto amate trovare nei libri;
- Se, come dice la stessa autrice nella nota introduttiva, vi è mai capitato di aprire una mappa e di perdervici dentro.
La ciliegina sulla torta, però, è senza dubbio quella nascosta nella sezione dei ringraziamenti. Vietato saltarla, ne rimarrete stupitə!
4.5 out of 5.0 stars
