Buongiorno readers! His Greatest Muse di Hannah Cowan è il libro di cui vi parlo oggi in questa recensione. Terzo volume autoconclusivo della serie Greatest Love che vede come protagonisti un pugile e una rockstar. Mi sarà piaciuto come gli altri due romanzi?
His greatest muse (Greatest Love Vol. 3): friends to lovers?
Conosco Tinsley da quando eravamo piccoli, due anime unite da un legame che sfida ogni logica. Non è solo la mia migliore amica, è la forza di gravità che mi tiene con i piedi per terra, il campo magnetico che mi attira e mi coinvolge, senza badare alle conseguenze. Ma, a un certo punto, i confini dell’amicizia hanno iniziato a farsi meno netti, lasciando emergere l’oscurità di un’ossessione che non mi dà tregua e mi consuma, nel corpo e nella mente.
Il suo nome mi risuona in testa come una canzone, ogni sillaba è un grido disperato al vuoto che ha affondato le sue radici dentro di me. Il mondo mi vede come una rockstar, ma solo lei riesce a distinguere quel che ho nascosto a tutti: il lato oscuro che minaccia di travolgermi.
Tutto cambia quando Tinsley diventa una pugile professionista, e la mia ossessione si trasforma. Acconsente ad accompagnarmi in tour e, ogni volta che ci spostiamo da una città all’altra, mi assilla il pensiero che qualcuno la stia seguendo, nell’ombra. La presenza minacciosa presto si fa soffocante e mette a rischio la sua carriera. Divento ancora più protettivo nei suoi confronti, rasentando la follia
Ogni giorno che passa, mi convinco sempre più che non mi basta quello che abbiamo. Voglio andare oltre. Il desiderio che sento brucia come le fiamme dell’inferno, e riduce in cenere la mia integrità mentale. Ma sono disposto a qualunque sacrificio pur di proteggerla. Non voglio redimermi, accolgo l’oscurità che definisce la mia natura. La mia ossessione sarà in grado di difenderla da ciò che la aspetta, oppure travolgerà entrambi?
La rockstar e il pugile: friends to lovers
Terzo capitolo della Greatest Love Series, His Greatest Muse di Hannah Cowan in casa Triskell Edizioni è un romanzo autoconclusivo, ma per comprendere meglio le dinamiche della storia consiglio di leggere i primi due volumi. Sebbene i protagonisti cambino, il filo conduttore della serie rimane saldo: passioni travolgenti, rapporti complicati e un’oscurità che avvolge ogni relazione. Tuttavia, rispetto ai precedenti, questo libro porta con sé un’atmosfera ancora più cupa, spingendo i suoi protagonisti oltre il limite tra amore e ossessione.
Noah e Tinsley sono legati da un’amicizia che affonda le radici nell’infanzia, ma per lui quel legame è sempre stato qualcosa di più. Rockstar in ascesa, Noah è tormentato da un desiderio viscerale per Tinsley, un’ossessione che lo consuma. Lei, pugile professionista, cerca di resistere, temendo che cedere possa rovinare tutto.
Ma il confine tra protezione e possesso si fa sempre più sottile, soprattutto quando uno stalker minaccia la sicurezza di Tinsley e Noah si convince che solo lui possa salvarla.
Amore o ossessione?
E qui arriva il punto critico. His greatest muse gioca spesso sul filo dell’ossessione, ma quanto è accettabile che un protagonista maschile travalichi ogni limite in nome dell’amore?
Noah non è solo iperprotettivo: diventa soffocante, impone le sue scelte, sfida ogni regola con un atteggiamento che rasenta la giustizia privata. E mentre la narrazione cerca di farci credere che tutto questo sia la dimostrazione ultima di quanto ami Tinsley, non si può ignorare che alcuni suoi comportamenti siano problematici. L’amore che brucia fino a distruggere è davvero amore o solo un’altra forma di controllo?
Il doppio POV permette di entrare nelle menti dei due protagonisti, facendo percepire il peso delle loro emozioni. Tuttavia, alcune dinamiche risultano disturbanti, specialmente perché non vengono mai veramente messe in discussione.
Noah è giustificato perché ama troppo, perché ha un passato difficile, perché non sa gestire i suoi sentimenti. Ma è sufficiente per assolverlo? E soprattutto, è questo il tipo di amore che dovremmo romanticizzare?
«La nostra storia non è una favola, però è nostra. Io non sono il Principe azzurro e lei non è una fanciulla in pericolo. Siamo qualcosa di più. Un re e una regina di nostra invenzione.»
Un libro per tutti?
Non fraintendiamoci: His Greatest Muse è un libro avvincente, intenso e capace di catturare con il suo ritmo serrato.
Ma rispetto agli altri della serie, mi ha lasciato con una sensazione di disagio. Non si tratta solo di un rapporto tormentato, ma di una relazione in cui il confine tra protezione e possesso viene più volte superato senza reali conseguenze. E anche se sei una rockstar con milioni in banca, non puoi semplicemente farti giustizia da solo e passarla liscia.
Se amate le storie intense e contorte, troverete in Noah e Tinsley una coppia che vi terrà incollati alle pagine. Ma se cercate un amore sano e bilanciato, forse questo libro non farà per voi.
4.0 out of 5.0 stars